Les Magnétiques di Vincent Maël Cardona (My French Filmfestival)

Vincent Maël Cardona, con Les Magnetiques, sua opera prima, intreccia il complicato eppur indissolubile filo che lega due fratelli, Jerome e Philippe, con un periodo storico cronologicamente recente ma lontano anni luce, ideologicamente e culturalmente, dal nostro presente: gli anni Ottanta, vissuti tra la Bretagna e Berlino Ovest attraverso lo sguardo di un’adolescente nel pieno del tumulto giovanile.
Precisamente,  il film si apre nel maggio del 1981, quando Francois Mitterand viene eletto presidente della Repubblica francese e il paese, anzi la provincia  in cui si snoda l’ intreccio, appare carica di speranza futura, o almeno così sembra, in quel preciso istante storico.
Il giorno dopo la sua elezione muore Bob Marley (evento foriero di sventure, come racconta la voce narrante di Philippe).
E intanto proprio Philippe (Thimotée Robart) che vive in Bretagna, apre nel disastrato garage paterno, assieme al fratello (Joseph Olivennes) e a un gruppo di amici , al riparo da sguardi indiscreti, Radio Varsavia, in un difficile momento storico che vieta ancora la liberalizzazione delle radio.
Il gruppo di adolescenti, tra l’ attività in radio e le feste all’ aperto davanti a falò improvvisati, si esalta e si emoziona ascoltando band come “The Sonics”, “The Stooges”, “Joy Division”.  Jerome e Philippe, su tutti,  sono la struttura portante di questa ribellione fatta di musica e suoni incisi su audiocassette.
I due affascinanti fratelli,   sono agli antipodi: Philippe, taciturno e con grandi occhi scuri è ancora acerbo e sembra vivere all’ ombra di Jerome, che è invece tormentato, trasgressivo, carismatico, e in eterna lotta con il papà.
Il fratello minore vede in lui una luce, capace di guidarlo e di sostenerlo, nella vita, nel divertimento sfrenato e in radio “tu eri il faro, ed io solo il fratellino che spingeva i bottoni”.
La chiamata obbligatoria al servizio militare obbliga il fratello minore, voce narrante e vero protagonista di questa pellicola evocativa e intima, a spingersi fuori dal ristretto orizzonte della provincia e a vivere una dolorosa e necessaria transizione, personale e collettiva al tempo stesso.
Philippe viene infatti spedito a Berlino Ovest, una città divisa in settori, in un momento storico in cui i nastri e le audiocassette restano l’ unico strumento per far sentire la propria voce, per comunicare e per poter sperimentare i suoni. E il suono inciso su audiocassette è anche il mezzo con cui il ragazzo inesperto riesce a comunicare con il suo grande amore, Marianne (Marie Colomb), una dolce ragazza madre.
Philippe, infatti, crea un intimo dialogo con la lei di turno fatto di incisioni su nastri, dediche alla radio e telefonate da una cabina telefonica brevi, frammentate e cariche di emotività.
Sulla voce narrante dell’ introverso Philippe, forse lievemente invasiva nella fase finale del film, Cardona ricostruisce, grazie a una potente colonna sonora e a una fotografia incisiva e tagliente, i contrasti, gli umori e le tante sensazioni che dominano lo sguardo di un ragazzo di provincia, apparentemente timido, ma capace, poco a poco, di scoprire i suoi talenti che si sposano con le potenzialità della parola e della radio, sua grande passione.
Attraverso un percorso tortuoso fatto di esperienze piacevoli e dolorose, passando il limite con un disperato urlo finale, liberatorio e rabbioso per la perdita del suo amato faro, Philippe comincia a capire la sua strada e sente che nonostante tutto, vale ancora la pena di vivere intensamente, di esplorare strade nuove e diverse, di “bruciare”.
Presentato alla “Quinzaine des Réalisateurs” del 2021, miglior opera prima ai Premi Cesar 2022, Les Magnétiques si rivela intimo, struggente, nostalgico ed è capace di svelare i pensieri contraddittori di un adolescente nel pieno di una ribellione silenziosa e al tempo stesso riesce a catturare con lucidità ed incisività,  fotogrammi di un tempo lontano e a suo modo affascinante nella sua inafferrabilità.
Ora in programma e visibile on line all’interno del  MyFrenchFestival (13 gennaio-13 febbraio). Con anche le altre nostre recensioni. 

Les Magnétiques – regia: Vincent Maël Cardona;  sceneggiatura: Vincent Maël Cardona, Chloé Larouchi, Maël Le Garrec, Rose Philippon, Catherine Paillé, Romain Compingt, Younès Boucifcast:Joseph Olivennes, Marie Colomb, Thimotée  Robart; fotografia: Brice Pancot; scenografia: Marion Burger; musica: David  Sztanke;  montaggio: Flora   Volpelière;  interpreti: Joseph Olivennes, Marie Colomb, Thimotée Robart ; produzione: SRAB Films, Easy Tiger, elemag pictures GmbH; origine: Francia/Germania, 2021; durata: 98’.

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